Nefertina, guida in cartoon per il nuovo Museo Egizio

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Repubblica.ToIL MUSEO Egizio ringiovanisce di colpo con una bella iniezione di cartoon. Grazie a una serie tv, “Nefertina sul Nilo”, destinata al pubblico prescolare tra i 4 e 5 anni, la bendatissima Fondazione torinese si srotola in una lunga avventura animata, dai risvolti didattici: contribuirà infatti con informazioni scientifiche su curiosità, usi e costumi dell’antico Egitto alla realizzazione delle 52 puntate di 11 minuti della serie cui sta lavorando la Graphilm di Maurizio Forestieri, già autore per la Cartoonia torinese di “Totò Sapore” (2003, Lanterna Magica). A sua volta, Nefertina, la protagonista della serie, “collaborerà” il prossimo aprile con il Museo all’apertura dei nuovi spazi espositivi, animando una clip sul corretto comportamento durante le visite, inserita nelle videoguide distribuite insieme al biglietto d’ingresso. Tratta dalla collana ‘All’ombra delle Piramidi’ di Luisa Mattia e Janna Carioli, illustrazioni di Barbara Bongini (Lapis edizioni), presentata dalle brillanti Yolanda Hornman e Anna Lucia Pisanelli della Graphilm, spiritosamente travestite da esploratrici simil-Champollion, al Cartoon Forum appena concluso a Tolosa, dove hanno conquistato la partnership di Rai Fiction e della francese Cyber Group Studios (leader nella programmazione giovanile), la serie “Nefertina sul Nilo” narra le avventure d’una bimba egizia, della sua gatta Micerina e dei suoi amici: a ogni puntata nuovi misteri, tranelli, ostacoli, sfide. Il “papiroon” di Graphilm è stato uno degli eventi al Cartoon Forum di Tolosa, teen-city nel Midi-Pyrénées, che alla venticinquesima edizio- ne ha adunato un numero record di professionisti, produttori, progetti (20 per cento in più rispetto al 2013), ribadendo il ruolo guida nella promozione del cartoon europeo: dal 1990 ha contribuito alla realizzazione di 538 progetti per un investimento di quasi 2miliardi. Con il miracolo ulteriore, quest’anno, in un settore dominato da Francia e Gran Bretagna, di cinque serie italiane, sostenute da RaiFiction, tutte appetibilmente europee. Tra queste, la milanese Ops dello Studio Campedelli e un’ altra torinese, “Identikat-Mirò il Gatto” di Lastrego&Testa, entrambe infarcite di travestimenti e happening gustosi. Con la sua affabilità ex-catedra Francesco Testa ha indottrinato il pubblico divertito sulle creazioni della dea ex- machina Cristina Lastrego di animali bricolati con bottoni, stoffe e fili colorati, ma anche bulloni e molle, capeggiati dal nuovo per sonaggio di Gatto Mirò, protagonista della app “IdentiKat”, su cui ha messo gli occhi al Festival di Annecy Thomas Grond, programmista alla Srf. E, voilà, la serie animata, 26 episodi di 7 minuti, per i piccolissimi, prima coproduzione Rai con la Tv svizzera, pronta per il nuovo anno. Francesco enumera i compagni di ventura dei «rifai da te», coprotagonisti della serie, nati dagli incontri con le prime classi della scuola europea Altiero Spinelli, a due passi dal loro mulino-studio sul Po, mentre Cristina elabora in silenzio il suo nuovo scoop domestico — guazzabuglio d’identikit, identicut, katlab, kat-show, katcard, katgallery — che offrirà agli applausi finali.

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